Categoria: arte

Affresco rinascimentale

A Conegliano Veneto, la città di Giovanni Battista Cima e del prosecco (altro non c’è, a parte il formaggio imbriago), hanno appena fatto un affresco rinascimentale. Sì, proprio un affresco rinascimentale, con tanto di cavalieri, gonfaloni & co. Una bella idea, con tanto di sponsorizzazioni di banche e benedizioni del comune. Conegliano infatti, a quanto dicono gli ideatori, dovrà tornar ad essere una urbs picta. Ovviamente confidiamo in qualche street artista body { background: #FFF; } body { background: #con bombolette che ci riporti ai nostri giorni.

Non (ri)voltarti adesso

Possiamo dire che non è vero, che è la solita cosa montata dai giornalisti. Eppure Non voltarti adesso, ospitata al Museo Ca’ Pesaro, pare proprio la risposta intellettuale e radical chic (o radical cheap) all’italico padiglione della Biennale di Venezia. L’intellighenzia di sinistra si oppone e produce, riunita nell’unica lobby buona e pulita: quella loro. Condivido l’imbarazzo per essere mal rappresentato in un contesto internazionale, ma cosa ci si può aspettare da un ministro dei Beni Culturali che scrive poesie agiografiche ad un premier che ha i tacchi più alti delle tante donne -beato lui- con cui si accompagna?
Molto adolescenziale opporsi con una mostra, anziché manifestare. Anzi, direi pure molto borghese, per bene. Ma perché nessuno ci ha provato a manifestare nei giorni dell’inaugurazione, con tanto di ministro, politi e critici? Nessun volantino, in italiano e inglese, che spiegasse al pubblico degli addetti ai lavori come l’operazione profumasse di mercato piuttosto che di arte, e che nel Bel Paese c’è anche ben altra ricerca! Forse è molto più comodo fare autoreferenzialmente gli intellettuali secessionisti, e non ci si taglia nemmeno le gambe da soli…

Biennale degli Italiani

La Biennale di Venezia è uno dei più grandi spettacoli di arte al mondo. Sono passate due settimane dalla vernice ed ho provato in tutti i modi a pensare bene del nostro padiglione. Qualcosa di buono c’è, indubbio. Ma quasi tutto sarà dimenticato in fretta. Fortunatamente per noi la memoria è selettiva.

Esordio

Quasi un numero zero.
Quasi un tentativo di capire cosa vuol dire avere un esercizio quotidiano (settimanale) con la scrittura e con il confronto.
Primo appunto insomma di un blog – Bastiancontrario – iniziato tanto per, in una situazione di cazzeggio creativo. In cerca di almeno quei cazzuttissimi trenta lettori – mai li avrò? – di manzoniana memoria. Ma nel senso di artistici escrementi che permettono pindarici voli di mente e di parola. Volete? Volate?