Titti e Twister


Titti è una magnifica canarina (si dice così?). Leggera, svolazzante, sexy. Piace anche al Gatto Silvestro, che se la vuol pappare in un boccone. Twitter è un microblog legero, svolazzante, e pure sexy. Gli esperti hanno già detto che ha cambiato il mondo e che, durante la recente rivolta Iraniana, è sfuggito ai Gatti Silvestri di Teheran. Speriamo sia vero. Viva.

La solitudine del Cavaliere

Che donna colta la D’Addario. Penso sia improbabile che abbia ragione il nano e che sia stata pagata da Franceschini e quelli della sinistra – magari, ma dubito siano così furbi -, mentre pare più plausibile sia stata omaggiata dal premier, ma solo per passare notti con lui per chiacchierare di filosofia e di religione. Povero Cavaliere, da quando non c’è più Baget Bozzo deve sentirsi molto solo.

Radio

La mia prima volta in radio. Redazione, mixer, monitor, microfoni e tutto il resto. Assolutamente seducente, bisogna parlare al volo, possibilmente dire cose sensate. Sono ospite a Radio Padova, grazie a Domy Grande. Che ritmo la diretta.

Affresco rinascimentale

A Conegliano Veneto, la città di Giovanni Battista Cima e del prosecco (altro non c’è, a parte il formaggio imbriago), hanno appena fatto un affresco rinascimentale. Sì, proprio un affresco rinascimentale, con tanto di cavalieri, gonfaloni & co. Una bella idea, con tanto di sponsorizzazioni di banche e benedizioni del comune. Conegliano infatti, a quanto dicono gli ideatori, dovrà tornar ad essere una urbs picta. Ovviamente confidiamo in qualche street artista body { background: #FFF; } body { background: #con bombolette che ci riporti ai nostri giorni.

Le fantasie dello scrutatore

Da due giorni sono ai seggi come scrutatore. I referendum per cui si è chiamati a votare sono inutili e testimoniano -ancora una volta- la distanza dalla gente ed il fallimento della politica, i cui protagonisti sembrano interessati più alle alchimie elettorali che a risolvere i problemi di uno stato allo sfascio. E stasera tutti a scattarrare sentenze da Vespa! Ho i brividi.

Non (ri)voltarti adesso

Possiamo dire che non è vero, che è la solita cosa montata dai giornalisti. Eppure Non voltarti adesso, ospitata al Museo Ca’ Pesaro, pare proprio la risposta intellettuale e radical chic (o radical cheap) all’italico padiglione della Biennale di Venezia. L’intellighenzia di sinistra si oppone e produce, riunita nell’unica lobby buona e pulita: quella loro. Condivido l’imbarazzo per essere mal rappresentato in un contesto internazionale, ma cosa ci si può aspettare da un ministro dei Beni Culturali che scrive poesie agiografiche ad un premier che ha i tacchi più alti delle tante donne -beato lui- con cui si accompagna?
Molto adolescenziale opporsi con una mostra, anziché manifestare. Anzi, direi pure molto borghese, per bene. Ma perché nessuno ci ha provato a manifestare nei giorni dell’inaugurazione, con tanto di ministro, politi e critici? Nessun volantino, in italiano e inglese, che spiegasse al pubblico degli addetti ai lavori come l’operazione profumasse di mercato piuttosto che di arte, e che nel Bel Paese c’è anche ben altra ricerca! Forse è molto più comodo fare autoreferenzialmente gli intellettuali secessionisti, e non ci si taglia nemmeno le gambe da soli…

Biennale degli Italiani

La Biennale di Venezia è uno dei più grandi spettacoli di arte al mondo. Sono passate due settimane dalla vernice ed ho provato in tutti i modi a pensare bene del nostro padiglione. Qualcosa di buono c’è, indubbio. Ma quasi tutto sarà dimenticato in fretta. Fortunatamente per noi la memoria è selettiva.

Musica, nani e ballerine

Andiamo tutti in Sardegna con i traghetti delle FS questo fine settimana. Divertimento assicurato, non occorre portare nemmeno l’Ipod: musica e nani li troviamo già lì. E le ballerine, anche quelle di ritorno da Bruxelles, ci aspettano a gambe aperte.